Il virus della Cina è arrivato ufficialmente in Europa. Tre casi confermati in Francia, la ministra della Sanità ammette che i casi potrebbero aumentare nel corso dei prossimi giorni.
Il virus cinese arriva ufficialmente in Europa, in Francia per la precisione, dove le autorità hanno confermato tre casi di contagio da coronavirus e hanno avviato la procedura per provare ad isolare i casi per evitare un contagio epidemico sulla scia della Cina.
Il virus della Cina arriva ufficialmente in Europa: tre casi di contagio in Francia
Arriva dalla Francia il primo caso ufficiale di contagio in Europa. I pazienti contagiati sono addirittura tre, due di Parigi e una di Bordeaux. Rappresentano i primi tre casi riconosciuti nel Vecchio Continente. Destinati a fare notizia e, come temono le autorità, a far scattare un allarmismo che rischia di trasformarsi in un problema per le autorità sanitarie e le strutture ospedaliere.
La ministra della Sanità della Francia, con una buona dose di realismo, non ha nascosto la sua preoccupazione e ha fatto sapere che con ogni probabilità i casi di contagio sono destinati ad aumentare nei prossimi giorni se non nelle prossime ore.
Il secondo caso sospetto in Italia
In Italia si segnala il secondo caso sospetto dopo quello della cantante lirica di Bari. Questa volta la segnalazione arriva da Parma e il soggetto è una donna che aveva viaggiato insieme con la cantante barese. Anche per questo secondo caso non dovrebbe trattarsi di contagio da coronavirus.
La situazione in Cina: al via la quarantena di massa nel tentativo di isolare il virus
Intanto in Cina la situazione resta emergenziale, per molti aspetti addirittura drammatica. Le autorità hanno messo in piedi la più grande quarantena della storia, paragonabile solo a quella scattata per provare a isolare il virus dell’ebola.
In molte città della Cina il Capodanno sarà festeggiato senza eventi pubblici. Molte persone non hanno potuto raggiungere i propri parenti, che magari si trovano in uno dei 13 centri abitati che ha dichiarato la quarantena.
È evidente che il tentativo delle autorità cinesi sia quello di evitare un nuovo caso Sars, quando i problemi furono sostanzialmente due: l’aggressività del virus e il fatto che il problema, almeno nella sua fase iniziale, non fu affrontato come si sarebbe dovuto e fu addirittura minimizzato.